È il norvegese Erik Valnes il vincitore della 15 km maschile in tecnica classica della Val di Fiemme, il quale esulta al traguardo sotto una nevicata che ha accompagnato l’intera gara, imbiancando ulteriormente la vallata olimpica che questo weekend ospita le finali del 18° Tour de Ski.
Sempre compatto il gruppo degli atleti partiti puntuali alle 15.25 a Lago di Tesero, l’unico a perdere “drasticamente” contatto è il francese Lucas Chanavat, lo sprinter che indossa il pettorale argento da leader della classifica a punti. La gara si decide nel finale, quando gli uomini nelle prime posizioni danno la “sgasata” decisiva e partono a tutta, alla fine Erik Valnes (NOR) precede all’arrivo uno scatenato William Poromaa (SWE) e un ancor più scatenato, e molto attivo in gara, Cyril Faehndrich (SUI). Sesto al traguardo Harald Oestberg Amundsen col suo scintillante pettorale oro, il leader della classifica ha gestito il suo vantaggio e controllato la gara sempre in testa al gruppo.
La classifica generale del Tour de Ski ad una sola gara di distanza dall’assegnazione del titolo parla norvegese: sul podio virtuale i ‘Re Magi’ dalla Norvegia Amundsen, Valnes e Nyenget.
Non era al via il capitano azzurro Federico Pellegrino, fermato da un problema intestinale come il capo allenatore Markus Cramer, ma sono due gli italiani che chiudono in top20 e si tratta di Giandomenico Salvadori (16°) ed Elia Barp (19°). “Finalmente vedo la fine! Oggi è stata una gara davvero trafficata, ma sono contento di aver trovato i giusti spazi nelle ultime due salite che mi hanno permesso di fare un buon piazzamento”, afferma il miglior italiano Salvadori, e Barp aggiunge “sono abbastanza contento e ora penso solo a portare a casa questo Tour. Oggi alti e bassi e fino all’ultimo non sapevo come sarebbero stati gli sci, ma alla fine la tenuta era buona e la velocità pure”.
Sfortunato Dietmar Noeckler, coinvolto in una caduta in discesa proprio nell’ultimo chilometro di gara, quando era ben piazzato, l’altoatesino chiude 37°: “Che lotta. Questa Mass Start era una grande occasione per fare bene, avevo tanta grinta ma quando mi sono ritrovato per terra è finita. Peccato, sono molto deluso”, mentre gli altri due italiani in gara Simone Daprà e Paolo Ventura terminano rispettivamente 26° e 43°.
Se la neve ha provato a raffreddare gli animi degli atleti, ci ha pensato il pubblico a bordo pista a scaldare l’atmosfera con incitamenti e sostegno che non sono mancati ai fondisti per tutta la gara.
Ora la parola passa alla Final Climb che domani decreterà per la 18.a volta vincitori e vinti di questo Tour de Ski. Gli uomini partono alle 14.30 e le donne alle 15.45: sarà un’Alpe Cermis infuocata dal calore del pubblico che, come ricorda Cristian “Zorro” Zorzi, “è semplicemente strepitoso. L’incitamento dei tifosi ti spinge su per la salita e per un attimo sembra di non sentire la fatica”.
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